Vicinissima, l’Istria, specie per chi abita nel nord Italia. La meta giusta quando si cerca a poca distanza un mare limpido raggiungibile con il camper, campeggi naturisti grandi e attrezzati, la tranquillita’ garantita anche, e non vi è alcun tono polemico nelle mie parole, da una soverchiante presenza nord europea, in gran parte composta da tedeschi. Circa 350 chilometri da Bologna ma, per prendercela proprio comoda, decidiamo di partire il giovedì sera e pernottare con il camper a metà strada. Traffico appena un po’ sostenuto, il 17 d’agosto, sulla autostrada Bologna – Padova poi sulla Venezia – Trieste. Appena dopo Portogruaro usciamo e troviamo un comodo parcheggio alla periferia di un paese sonnolento e tranquillo, proprio sulle riva di un canale ombreggiato da grandi salici piangenti. Una rapida cena poi via a nanna. La mattina riprendiamo il viaggio e in poco tempo, superata senza intoppi la doppia frontiera con Slovenia e Croazia, siamo oltre Porec e troviamo facilmente l’ingresso del Villaggio- camping Koversada, una delle piu’ grandi e attrezzate strutture naturistiche d’Europa e quindi del mondo.
Grande, vari chilometri da un capo all’altro, ben attrezzato, spiaggia rocciosa ma comoda, ampi spazi anche in altissima stagione. In pochi minuti ci registriamo ad una reception molto ben organizzata e siamo dentro. Subito cogliamo un’impressione di pace, di rilassatezza diffusa. Pochissimi i rumori, soprattutto quelli della brezza che, sempre presente ma garbata, rendera’ piacevoli anche le ore piu’ calde e decisamente fresca la notte con temperature, all’interno del camper, tra i 15 e i 17 gradi. Lungo i tanti vialetti che percorrono il villaggio, le piazzole sono migliaia, su manto erboso ben tenuto e verdissimo. Buono anche l’accesso alle colonnine dell’acqua e a quelle di allaccio elettrico dotate di prese tripolari europee (per intenderci quelle azzurre). Consigliabile portarsi cavi di almeno 10 metri. Ben attrezzati anche i molti servizi igienici, moderni e splendenti, dotati di docce calde e fredde e di lavelli distinti per lavaggio stoviglie e per la biancheria. In alta stagione le pulizie dei servizi igienici hanno frequenza oraria, dalle 6 del mattino alle 14 circa.
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Disponibile anche un comodo camper service con scarico acque e presa acqua fredda. Due i market, discretamente forniti sia di generi alimentari che di attrezzature da campeggio (cordini, picchetti, vasellame, stoviglie, detersivi, ecc). A disposizione anche uno sportello bancomat, alcuni chioschi per giornali, cartoline e paccottiglia varia, un ricovero barche e uno per il rimessaggio invernale delle roulottes. All’esterno del camping, che peraltro comprende anche due gruppi di basse villette ben mimetizzate nel verde, lungo la strada che in circa mezzo chilometro collega alla statale e all’abitato di Cvar, di scarso interesse sotto il profilo architettonico ma dotato di una bella marina che pare ben attrezzata. Molte in compenso le trattorie che offrono carni alla griglia, pesce e maialino da latte cotto su grandi spiedi a legna che troneggiano al ciglio stradale. Prezzi attorno ai 15 euro. Accettata, in quest’area, sia la moneta europea che le maggiori carte di credito che, ovviamente, le kune, la moneta locale, scambiata ovunque al valore di 7 kune per 1 euro. Mano a mano che ci si allontana dal nostro territorio aumenta il numero di esercizi che non accetta gli euro: bene quindi munirsi di valuta locale o avere le carte di credito. Al Koversada, il naturismo e la regola; di conseguenza sulle spiagge sarebbe obbligatorio il nudo integrale e infatti appositi cartelli lo ricordano. All’atto pratico non ho visto mai nessuno muovere obiezioni ai ragazzini con costumone al ginocchio o alle teen-agers che facevano il bagno in bikini completo. La sensazione diffusa era quella che ogni frequentatore badasse a stare in relax fregandosene beatamente di quanta stoffa gli altri indossassero. Giustamente.
articolo tratto dal Blog di Alberto Angelici