martedì 12 agosto 2008

Maltempo in Istria, si contano i danni

CITTANOVA – Il nubifragio, con venti violentissimi di tramontana, e con in più la tremenda forza distruttrice delle trombe d’aria, ha sconquassato pure la costa cittanovese, mettendo sottosopra gli autocampeggi e la stessa città. Colpito in modo particolare l’autocampeggio “Sirena” dove sono stati sradicati e spaccati moltissimi alberi. Tende all’aria un po’ dovunque, per l’effetto dei vortici del vento e dei mulinelli delle trombe d’aria. Una Renault Kangoo slovena è stata distrutta da un albero, danneggiate pure diverse abitazioni, vigneti e oliveti. Per le strade di Cittanova è stato il caos, con alberi secolari sradicati dalla forza della natura.
Il vento di tramontana ha spaccato diversi ormeggi e gavitelli, e un’imbarcazione di venti vetri si è ritrovata così sulla banchina. Sin dai primi contatti avuti nella mattinata di sabato con il capo dei vigili del fuoco di Umago Marijan Jelenković, la situazione si presentava grave, ma per fortuna non si registravano feriti o vittime.
Era dal 1978, quando una tromba d’aria aveva distrutto l’autocampeggio “Stella Maris” di Umago, che non si registrava una situazione così difficile. Evidentemente il maltempo, dopo aver lasciato la costa italiana, ha avuto un impatto violentissimo lungo la costa istriana, da Salvore a Cittanova.

Momenti di grande paura nei campeggi

D’altra parte va considerato che le trombe d’aria possono avere un vortice con venti superiori ai 260 chilometri all’ora, e una forza capace di scoperchiare anche le abitazioni. Logicamente gli autocampeggi sono sempre a rischio, per la possibilità che gli alberi cadano sulle macchine e sulle tende. I soccorsi – dai vigili del fuoco alla polizia, dagli addetti comunali alla guardia costiera – sono stati immediati e i soccorritori hanno lavorato per tutta la giornata di sabato per portare la normalità nelle zone colpite. Nel porto un panfilo ha perso l’albero, un altro, battente bandiera italiana, “Grand Soleil” di 15 metri, è finito sul bagnasciuga, dopo aver rotto gli ormeggi.
Nell’autocampeggio, momenti di grande paura per degli sloveni, la cui automobile è stata distrutta da un albero. Si sono salvati per un pelo, evitando per pochi centimetri di finire schiacciati. Negli autocampeggi Sirena e Mareda il caos e la paura hanno fatto impressione a molti turisti che comunque non hanno interrotto le ferie.
Nel corso della giornata di sabato la città e gli autocampeggi sono stati visitati dal sindaco Anteo Milos e dai suoi collaboratori per cercare di fare il punto della situazione e dei danni. Quasi sicuramente la Giunta proclamerà lo status di calamità naturale. Oltre ai pompieri di Umago, che hanno avuto quindici interventi, un buon lavoro è stato svolto pure dalle società dei vigili del fuoco volontari di Cittanova e dai dipendenti della “Neapolis”, la municipalizzata di Cittanova.

Salvore, scogliera inghiottita dal mare

I salvorini ci hanno rimesso, a causa del maltempo che ha investito la penisola, trenta metri di scogliera e dodici fra barche e motoscafi. Alle ore 0,10 di sabato notte il vento ha sconquassato la costa, provocando danni al porto di Salvore, affondando una decina di barche e mettendo in pericolo la vita di chi voleva salvarle. Il vento che ha spazzato con violenza la costa, con punte superiori ai 160 chilometri orari, ha risucchiato una trentina di metri di scogliera a protezione del molo. Il mare si è subito ingrossato e in meno di dieci minuti la tramontana ha spinto le onde oltre la diga, riempiendo di acqua le barche che si trovavano dentro il porto. In molti hanno cercato di rinforzare gli ormeggi, e salvare le barche, ma contro la forza della natura non hanno potuto fare nulla. A rischio anche i pescherecci più grandi, strappati dagli ormeggi. Reti e persone sono finiti in mare. Un caos indescrivibile anche lungo la costa umaghese, dove ilo vento ha sradicato pini secolari. La tramontana si è lasciata dietro una scia di distruzione, con alberi rotti anche lungo le viabili, antenne divelte, barche affondate nei porti e tende all’aria negli autocampeggi della costa. Tanta paura, per la forza del vento, ingenti i danni. Sabato mattina le squadre dei vigili del fuoco erano già all’opera per tagliare gli alberi rotti dal vento, mentre a Salvore si è recato il direttore della Autorità portuale Sergio Stojnić per quantificare i danni. Il maltempo ha fatto saltare anche la festa dei pescatori, in quanto tutta l’area del porto è stata inondata dal mare, che ha ribaltato tavoli e sedie.
“La scogliera che difende il molo è stata risucchiata come se i massi fossero stati di carta – ci ha detto Danilo Latin, della associazione pescatori locale, impegnato nelle fasi di recupero – e questo significa che la forza del vento e del mare è stata superiore alle caratteristiche mareggiate autunnali”. Per fortuna che il maltempo si è scatenato di notte, quando centinaia di diportisti e barche da pesca erano già nei porti, altrimenti sarebbe stata una catastrofe.

Franco Sodomaco

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