FIUME È stato il primo, grande cambio di guardia turistico in Croazia, con lunghissime code specie ai valichi di confine e agli scali traghetto. Solo nella giornata di sabato, stando ai dati diffusi dal ministero degli Interni, nel Paese sono entrate 280mila persone con passaporto straniero e contemporaneamente ne sono uscite 230mila. Un «surplus» di 50 mila vacanzieri, tipica dimostrazione che si è nell’alta stagione, periodo in cui in certe strade o in certe zone della Croazia bisogna armarsi di pazienza per sopportare meglio incolonnamenti e attese. È il caso del centro d’imbarco di Jablanac, da cui i ferryboat della Rapska plovidba raggiungono l’isola di Arbe.Sabato, intorno a mezzogiorno, la colonna di veicoli in attesa d’imbarco era lunga quattro chilometri, con attese durate anche più di tre ore. Sono state l’Assoturistica e la municipalità di Arbe ad alleviare i disagi dei villeggianti che attendevano in colonna, distribuendo gratuitamente acqua e succhi di frutta. Un quadro, quello di Jablanac, destinato a scomparire in quanto nella prossima stagione estiva sarà in funzione sulla terraferma il nuovo scalo traghetti di Stinica, che potrà accogliere più traghetti allo stesso tempo poiché di dimensioni maggiori rispetto a Jablanac.
Come sempre in luglio, la maggiore parte dei turisti è risultata provenire da Slovenia, Germania e Austria, ma non sono mancati neppure corposi gruppi di ospiti italiani, giunti soprattutto in Istria e nel Quarnero (meno in Dalmazia) quali avvisaglie della consueta marea agostana. Sabato a Plovania, Castelvenere e Pozana, ovvero ai tre valichi croato–sloveni in Istria, sono entrati in Croazia 48 mila villeggianti stranieri, con dominio di austriaci, tedeschi, sloveni e italiani. Poste sotto pressione per il gran traffico le strade d’accesso a Umago, Parenzo e Rovigno. Ai due valichi quarnerini, quelli di Pasjak e Rupa, l’ingresso nel Paese ha riguardato 40 mila stranieri, mentre a rimpatriare sono stati in 24 mila. Restando in ambito turistico, da rimarcare la solenne inaugurazione dell’hotel Aurora, nella lussignana Val di Sole. L’impianto si è per davvero trasformato da brutto anatroccolo in un cigno, diventando la più bella struttura ricettiva di Lussino. L’azienda alberghiera locale, la Jadranka hoteli, ha investito qualcosa come 18 milioni e mezzo di euro, ottenendo un albergo a quattro stelle. I lavori di ristrutturazione dell’Aurora (aperto nel 1978) erano cominciati otto mesi fa ed ora i suoi ospiti possono contare su 393 stanze di vario genere, dotate di tutti i confort. La clientela ha pure a disposizione quattro minipiscine con acqua di mare, per una superficie complessiva di 1100 metri quadrati.Il fiore all’ occhiello è costituito da un centro wellness–beauty, da cinque saune e da undici ambienti per la cura del corpo. Ma non basta perché si è pensato anche al turismo congressuale, con una sala da 350 posti e due sale minori. Il tutto sepolto nel verde della pineta di Val di Sole e a pochi metri dal mare lussignano. Nell’inaugurare lo splendido Aurora, il presidente del consiglio d’amministrazione della Jadranka hoteli, Sanjin Solic, ha fatto presente che il prossimo ottobre comincerà il restauro del Vespera, dopo di che sarà il turno del quartetto composto da Bellevue, Alhambra, Punta e Helios.Andrea Marsanic
dal Piccolo 14.07.2008
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